La Basilica Palladiana

Lo spaccato della Basilica Palladiana
Lo spaccato della Basilica Palladiana

Una delle opere più famose del Palladio a Vicenza è certamente la Basilica Palladiana . L'imponente mole di questa elegantissima opera occupa tutto il lato sud di Piazza dei Signori , nel cuore del centro storico .

Fin dal 1262 , nello stesso luogo , sorgeva il palatium vetus prima sede comunale che si estendeva presumibilmente da Piazzetta Palladio fin sotto il primo archivolto della Basilica stessa . Il palazzo era munito di due torri molto simili all'attuale Torre dei Loschi praticamente contemporanea ; qui era la sede della Camera degli Anziani e di una cappella e qui si amministrava la giustizia . 

Unito a questo palazzo , poggiante su possenti arconi opera di maestranze di Cremona , vi era il salone dei Quattrocento che faceva parte del Palatium Comunis , luogo deputato all'amministrazione della città .

La forma e l'estensione dei palazzi deputati all'amministrazione della cosa pubblica era decisamente diversa da come ci appare oggi e risultava molto più austera e totalmente priva di quel gusto ed eleganza di cui oggi tutti noi possiamo inebriarci .

Ben prima del 1262 , vale a dire nel 1236 , l'Imperatore Federico II° per punire i comuni ribelli incendiò i palazzi del Podestà e tutti quelli che avevano rilevanza per la gestione del comune stesso lasciandoli in rovina ed in completo abbandono . Anche sotto la tirannide di Ezzelino III° da Romano tutto rimase in rovina dato che egli era il vicario imperiale , ma alla sua caduta nel 1259 già si cominciò a provvedere alla copertura dei palazzi danneggiati . Tra il 1259 e il 1260 vennero costruite le prigioni nei sotterranei del palazzo comunale e nel 1290 si fu costretti a riparare i danni di un furioso incendio che procurò non pochi danni alla struttura . Poi , nel 1291 , le pareti del salone furono affrescate con scene che raccontavano la storia del palazzo stesso e che oggi sono state irrimediabilmente perdute .

Le condizioni del Palazzo erano frattanto divenute precarie, tanto che nel 1444 furono decisi radicali interventi di ristrutturazione finanziati dal governo veneziano tre il 1449 e il 1450 e tra il 1458 e il 1460. Iniziò a prendere forma l'attuale siluette della Basilica dato e vennero unificati i tre palazzetti che ne costituiscono la base lasciando aperti al piano terra due archivolti e ricostruendo la parte superiore dei palazzi unendoli in un unico grandissimo salone con la copertura sostenuta da una travatura in legno a forma di carena di nave rovesciata e coperta con lastre di piombo. Ecco quindi il primo vero abbozzo della Basilica che a quel tempo era semplicemente il Palazzo della Ragione per le magistrature che lo occupavano. Il progetto di tale ristrutturazione era di Domenico da Venezia, allora (1448) ingegnere comunale.

Il palazzo della Ragione differiva sia come struttura che come estetica dall'attuale Basilica. Mancavano le logge e su Piazza dei Signori vi era un poggiolo in pietra che serviva per l'esposizione dello stendardo dei vincitori del palio durante la festa della Sacra Spina. La facciata del palazzo, in pietra rosata e gialletto riporta alla memoria il ben più famoso Palazzo Ducale a Venezia e la copertura a carena di nave rovesciata è mutuata dal Palazzo della Ragione di Padova, ma bisogna dire che l'abile commistione di queste due soluzioni ci regala uno splendido esempio di architettura tardo-gotica dell'entroterra veneto.

Tra il 1481 ed il 1494 Tommaso Formenton, con la collaborazione di Giovanni Rivolta e Francesco da Breganze, cingevano il palazzo con due ordini di logge sovrapposte e sotto le quali iniziarono a comparire le piccole botteghe che anche oggi si possono vedere. Purtroppo il 20 aprile 1496 l'angolo di sud-ovest delle logge crollava mostrando così tutta la fragilità statica di questo poco accorto intervento. Infatti la sovrapposizione delle logge era stata mal calcolata e non era stata preso in considerazione il rafforzamento degli angoli su cui poggiavano i pilastri di sostegno.

Furono quindi progressivamente demolite le logge ormai malsicure e per quasi cinquant'anni vi fu accesa disputa sull'opportunità o meno di ricostruirle. Già nel 1496 però iniziarono le proposte per realizzare nuove e più sicure logge ma tutti i disegni e i progetti furono scartati perché giudicati inadeguati alle aspirazioni monumentali e autocelebrative dei nobili vicentini. Nel marzo del 1546 però venne accolto un disegno firmato da Giovanni da Pedemuro e Andrea Palladio che realizzarono un modello ligneo di una delle arcate inferiori. Altre discussioni portarono infine il solo Palladio al traguardo e il 27 ottobre 1548 fu dato al sublime architetto incarico ufficiale per la stesura del progetto definitivo. Iniziati immediatamente i lavori già nel luglio del 1561 l'ordine delle arcate inferiori era completato e nel 1564 si passò ad iniziare quelle superiori. Iniziano a questo punto alcune difficoltà economiche che, in aggiunta alla morte del Palladio avvenuta nel 1580, blocca il cantiere fino al 1584 quando, sotto Giovanni Antonio Grazioli, riprendono. Nel 1597 i lavori risultano completati e entro il 1614 anche il lato verso Piazza delle Erbe ha le sue splendide logge. In tutto i lavori costarono ben 60.000 ducati. Il 25 febbraio 1695 un forte terremoto provocò danni notevoli alla struttura che necessitò di impegnativi restauri tra il 1775 e il 1793. Nel 1824-1830 fu necessario sostituire gran parte dell'ossatura lignea del tetto e furono anche sostituite le lastre di piombo con la copertura in rame trattata con una speciale lega.

Il 18 marzo del 1945 durante un bombardamento, alcuni ordigni incendiari colpirono il tetto bruciandolo e facendolo crollare all'interno del salone, distruggendo anche le coperture di alcune logge. Tra il 1947 e il 1949 la Basilica fu restaurata e la struttura di legno fu realizzata in cemento armato con il tetto sempre in rame. Anche la piazza fu oggetto di qualche lavoro : la pavimentazione fu rifatta in lastre di trachite e abbassata di circa 30 cm tanto da rendere necessaria l'aggiunta di 3 gradini sotto le logge al piano terra.

Tra il 2007 e il 2012, in occasione dei 500 anni dalla nascita del Palladio, la Basilica ha subito nuovi ed importanti interventi di restauro. Sono state demolite le pesanti architravi in cemento armato della ricostruzione post bellica, è stata completamente ripulita dalla patina di smog che la ricopriva ed è stata concepita una uova e più adatta illuminazione che ne valorizza le forme.

Oggi questo splendido monumento è visitabile e ospita mostre importanti. Salendo sul tetto si può ammirare la splendida vista sulla piazza godendosi un aperitivo al bar.