Monselice e il Castello

L'itinerario

Monselice sorge nella pianura padana ai piedi di due bassi colli, il Colle della Rocca e il Colle Ricco, ed è una piccola cittadina di poco più di 1700 abitanti.

Sul Colle della Rocca ancora oggi possiamo vedere i ruderi dell'antico Mastio Federiciano e Villa Duodo.

Monselice dista da Vicenza 73 km e il modo più rapido per raggiungerlo è l'autostrada A4 direzione Venezia fino al collegamento per la A13 Padova-Bologna in direzione Bologna fino al casello di Monselice. Dall'uscita seguite le indicazione per il centro che dista pochi chilometri. Essendo una piccola cittadina trovare parcheggio non è un problema.

Vi sono numerosi cartelli turistici che indicano chiaramente i vari percorsi ma vi consigliamo di salire verso il colle passando per le stradine medievali che vi porteranno a Villa Duodo passando accanto a Villa Mocenigo, la Pieve di Santa Giustina e alle cosiddette Sette Chiese fino ad arrivare alla scalinata che conduce al Mastio da cui potrete godere un meraviglioso panorama sulla pianura sottostante.

Scendete nuovamente lungo la stradina e proseguite giù per via Del Santuario fino ad arrivare al Castello Cini di Monselice per la visita al complesso monumentale della rocca.

 

Link utili: https://www.castellodimonselice.it/

 

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Il Castello Cini di Monselice

Veduta del Castello Cini
Veduta del Castello Cini

Il castello di Monselice ha origini molto antiche, se ne ha notizia già dall' XI° secolo. Il primo nucleo è cosiddetto Castelletto che si vede entrando sulla destra assieme alla Casa Romanica. Nei secolo la rocca è stata adibita sia ad uso militare sia ad uso abitativo con continui ampliamenti e aggiunte di edifici che via via hanno collegato le varie parti dell'attuale edificio.

Nel XV° secolo viene edificato Palazzo Marcello che collegherà i due edifici esistenti e nel XVI° secolo viene costruita la biblioteca del castello sulla spianata antistante la torre di Ezzelino. Dopo la conquista di Monselice da parte della Serenissima il castello diviene di proprietà dei nobili veneziani Marcello che aggiungeranno, appunto, il palazzo sopra nominato e lo utilizzeranno come abitazione privata fino ai primi dell' Ottocento quando cederanno la proprietà ad altri nobili locali.

Da questo momento inizierà un lento ed inesorabile declino che ridurrà il complesso quasi ad un rudere. I preziosi arredi e gli oggetti di pregio vengono a poco a poco depredati e dispersi e durante il primo conflitto mondiale il castello sarà requisito dal Regio Esercito per scopi militari lasciandolo, nel 1919, completamente saccheggiato e devastato.

Fortunatamente all'inizio del secolo la proprietà è passata, per lascito ereditario, dai conti Giraldi alla famiglia Cini e, dopo le vicissitudini della Prima Guerra Mondiale, il conte Vittorio Cini, raffinato intellettuale, inizia a pensare ad un completo restauro del complesso. Nel 1935 inizia concretamente l'opera di ristrutturazione sia interna che esterna e contemporaneamente il conte Cini si dedica alla ricerca di tutti gli oggetti e gli arredi che attualmente vediamo. Pur non appartenendo alla storia del castello si tratta di pezzi rigorosamente originali e aderenti ai periodi storici che hanno caratterizzato questo complesso.

 

Il complesso monumentale di Monselice

Veduta di villa Duodo
Veduta di villa Duodo

Il Castello Cini fa parte di un più ampio complesso monumentale che si estende lungo le pendici del colle.

Salendo lungo Via del Santuario è collocato il complesso architettonico denominato Villa Duodo, costruito dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulla base dell’antico castello detto di San Giorgio.

A destra, l’ala più antica risale al 1593 ed è opera dell’architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l’esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600.

è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.

Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del ‘600, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.

Proseguendo sul sentiero, dopo la scalinata, si sale verso il Mastio Federiciano. La struttura fu iniziata nel 1239 per volontà dell’Imperatore Federico II dal feudatario suo alleato Ezzelino da Romano. La costruzione militare comportò la demolizione dell’antica Pieve di Santa Giustina (X secolo) e il riutilizzo degli edifici religiosi. Ne risultò una fortezza inespugnabile: la base troncopiramidale sostiene la parte abitativa, alta 20 metri circa, in origine sormontata da una struttura sommitale in legno, non più presente.

Da non perdere anche il Museo delle Rarità di Carlo Scarpa con alcuni pezzi unici del grande architetto e L'Antiquarium Longobardo dove sono conservati i reperti delle tombe longobarde rinvenuti durante gli scavi effettuati nella necropoli che era situata ai piedi del mastio.