Villa Foscari detta La Malcontenta

L'itinerario

Villa Foscari, comunemente conosciuta come La Malcontenta, si trova lungo la Riviera del Brenta a Malcontenta di Mira. Il luogo è già di per sé famoso per le meravigliose ville venete che i patrizi veneziani si erano fatti costruire lungo l'importante via d'acqua che consentiva di raggiungere le sontuose dimore.

Il percorso più semplice per raggiungere la villa da Vicenza è quello di prendere l'autostrada A4 (E70) in direzione Venezia e uscire a Mira-Oriago. Si prosegue poi sulla Statale 81 verso Mira e poi sulla Statale 309 in direzione Volte Grandi. A questo punto inizierete a trovare i cartelli che indicano La Malcontenta sulla sinistra verso Via Malcanton. In fondo alla via, sulla sinistra, troverete un piccolo parcheggio lungo la strada. Proseguite a piedi per 150 metri lungo una stradina che costeggia il naviglio (Via dei Turisti) e arriverete al cancello della villa. 

Entrando nel grandioso parco avviatevi verso la biglietteria che si trova proprio sul basamento (ben segnalato). Attenti a non girare per il parco senza biglietto perché è vietato!

 

 Link utili: https://www.lamalcontenta.com/index.php/it/

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La villa

Facciata della Malcontenta
Facciata della Malcontenta

Alla metà del Cinquecento Andrea Palladio ha già raggiunto la piena maturità ed è già il celebre architetto che nel vicentino ha rivoluzionato il modo di realizzare le dimore di campagna dei nobili vicentini. Pur stabilendo un proficuo rapporto di collaborazione con il patrizio veneziano Daniele Barbaro, non riesce a fare breccia nel cuore dei veneziani, molto conservatori e tradizionalisti, che snobbano le idee innovative del Palladio. La fortuna gli arride quando Nicolò e Luigi de Foscari decidono di edificare una grande villa sulle rive del naviglio del Brenta. Questa importante via di navigazione tra Venezia e Padova, da poco potenziata e ristrutturata, consente al Palladio di edificare una "fabbrica" grandiosa proprio alle porte della capitale della Repubblica.

Il palazzo sorge proprio lungo un ansa che permette al viaggiatore di assaporare a pieno i grandiosi volumi che si stagliano su un territorio allora totalmente inedificato. Sorprende il pronao elevato su un alto basamento che appare come un antico tempio classico che mai prima Palladio aveva così clamorosamente utilizzato.

Ma ciò che sorprende maggiormente chi visita la villa è il sapiente uso dei volumi interni razionalmente suddivisi nei tre piani, con il grande salone a crociera con volte affrescate dallo Zelotti che completò l'opera lasciata incompiuta da Battista Franco morto prima di finire il lavoro. Purtroppo non possiamo ammirare lo splendore dei colori originali perché nell'800 furono "strappati" nella loro parte superficiale (e quindi più brillante) per essere venduti.

Fin da subito la villa diviene un caso di studio e moltissimi vengono ad ammirare questo splendore. come Enrico di Valois re di Polonia e da poco eletto re di Francia. Nel tempo attorno alla casa sorgono molti altri fabbricati ed una piazza che trasforma l'intero complesso in un vero e proprio villaggio.

Alla caduta della Repubblica i Foscari abbandonano la proprietà che, a poco a poco, decade. Spariscono i caseggiati sorti nelle adiacenza, sparisce la piazza e anche la chiesetta e la villa viene usata come deposito agricolo privato di finestre e suppellettili. 

Nel 1925 la trova così Albert Clinton Landsberg, abbandonata, ferita, deturpata ma, tuttavia, piena di fascino. Poco a poco quest'opera d'arte ricomincia a vivere in un epoca di grande effervescenza culturale, sul libro degli ospiti della villa possiamo trovare nomi importantissimi: Winston Churchill, Andy Wharol, Roberto Byron, Le Corbusier e molti altri. Nel 1973 la famiglia Foscari riacquista la villa e intraprende una rigorosa opera di restauro che ci ha restituito questo splendore unico e irripetibile che oggi possiamo visitare.