Parco Frassenelle e Villa Papafava

L'itinerario

Il parco Frassenelle, che si trova nell'omonima frazione di Rovolon in provincia di Padova, è un gioiello incastonato nello splendido scenario del Parco Regionale dei Colli Euganei.

Da Vicenza conviene prendere l'autostrada A4 in direzione Padova e poi l'autostrada A31 in direzione Rovigo e uscite poi a Albettone/Barbarano. Seguite quindi le indicazioni per Rovolon e poi quelle per la frazione di Frassenelle (ben segnalato il parco). Arriverete all'ingresso del parco accolti da splendidi alberi secolari e troverete un comodissimo e ampio parcheggio.

Lasciatevi trasportare da questo splendido paesaggio, ammirate la fattoria principale che funge da ingresso della tenuta e,se fa molto caldo, attardatevi sotto i porticati dell'antica aia.

Passato l'ingresso potrete passeggiare nel lussureggiante bosco seguendo i sentieri ben segnalati che vi condurranno nelle varie sezione del complesso: le grotte, la villa, le passeggiate e pure un bellissimo prato dove potrete fare un picnic con la famiglia.

 

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Il parco

Il parco privato di Frassanelle, disegnato nel 1860, si estende per ben 65 ettari fra dolci colline e verdi prati e comprende al suo interno altri 60 ettari del rinomato campo da golf di Frassanelle. Si tratta di una rarità nel panorama dei parchi del Veneto essendo compreso in un’area unitaria senza interruzioni o intrusioni di strade pubbliche. La struttura di questo parco Veneto si deve ad Alberto Papafava (1832-1929) pittore del Romanticismo dalla grande sensibilità per la natura nel ridisegnare la proprietà di Frassanelle, attuerà il suo paesaggio ideale come dipingendo sul territorio invece che sulla tela. La cultura del giardino romantico, che andava diffondendosi a Padova per merito dello Jappelli, cerca di rappresentare, anche in spazi non sempre molto ampi, un microcosmo di tutti gli aspetti paesaggistici possibili di un parco naturale. La condizione orografica del territorio, ben diversificato tra collina e pianura, tra coste soleggiate e anfratti ombrosi ha permesso di attuare un progetto paesaggistico variegato e suggestivo rendendo questo parco privato uno dei parchi del Veneto di fine ottocento meglio conservati. Il territorio del parco che circonda Frassanelle regala percorsi naturalistici unici, itinerari suggestivi che si snodano lungo i sentieri e i punti più caratteristici: la grotta, il boschetto di bambù, l’orrido ed il tempietto neoclassico.

Villa Papafava

Nei primi anni del XIX secolo i fratelli Francesco e Alessandro Papafava, amici di eminenti artisti come Antonio Canova, Angelica Kauffman, Sir Thomas Florence e di Giuseppe Jappelli, decisero di trasformare il casino di caccia del XVI secolo, nelle loro terre a Frassanelle, in una splendida villa in stile neoclassico. I fratelli decisero anche di equipaggiare la villa con un proprio sistema idrico, cosa che per quei tempi era un’impresa imponente: una vasta serie di cisterne raccoglieva l’acqua che scorreva dalle colline circostanti per alimentare sistema.

Prima di rimodellare il casino di caccia posto sulla collina nel mezzo della proprietà, la famiglia, quando veniva in visita a Frassanelle, soggiornava nella grande fattoria del 17º secolo ai piedi della collina. Una monumentale scalinata fu costruita per collegare l’edificio della vecchia fattoria alla facciata principale della nuova villa.

Il progetto di restauro inoltre includeva due cappelle di famiglia che si affacciavano l’una all’altra nella piazza davanti la facciata retrostante della villa (oggi entrata principale) e un delizioso tempio greco in antis (costruito dall’architetto veneziano Giuseppe Jappelli) collocato in uno spazio aperto nel mezzo del parco.

Le grotte

Sotto alla Villa, che si adagia maestosa sulla collina centrale del parco, sono state scavate delle grotte artificiali di grande suggestione e fascino. Il conte Alberto Papafava dopo avere disegnato e terminato i lavori per la realizzazione del parco decise, negli anni Ottanta dell’800, di coronare il lavoro appena finito con la costruzione delle grotte, elemento tipico ed indispensabile di un parco romantico.

Il loro aspetto naturale è dovuto al fatto che rispettano fedelmente la struttura geologica delle grotte naturali che si trovano già nel parco, ma che sono di difficile e pericoloso accesso. Dalla collina vicina, tutta in pietra calcarea stratificata, sono stati prelevati ampi lastroni (di circa 9 cm di spessore) e collocati nella nuova grotta, sempre in posizione stratificata, con più ampia architettura ma nel rispetto della struttura geologica del modello.

Le grotte naturali, che sono servite da modello, presentano segrete, cunicoli, laghetti interni, stalattiti e stalagmiti, sono visitabili solo da esperti speleologi. Le grotte artificiali costruite dal conte Alberto Papafava non sono da meno, l’opera è stata portata a termine in 7 anni e tutto è stato ideato e ricostruito per apparire autentico, per stupire, divertire ed intrattenere il visitatore che non corre alcun rischio lungo un percorso che richiede una mezz’ora di cammino.