Forte di Campolongo

La storia

Subito dopo la costruzione del Corbin lo stato maggiore dell'esercito ritenne opportuno continuare con la fortificazione della linea di confine veneto-trentina per contrapporre agli austriaci altrettanto efficaci opere difensive statiche . Nella primavera del 1908 , sempre sotto la direzione del tenente Angelo Abbate Daga , iniziarono i lavori di costruzione del forte di Campolongo . L'opera doveva contrastare la dirimpettaia fortezza austriaca di Luserna ed era posta a 1720 metri di altitudine su uno sperone roccioso affacciato sulle Val d'Astico . Le caratteristiche costruttive ricalcavano quelle del vicino forte Verena e la posizione era decisamente vantaggiosa per contrastare il fuoco nemico . Purtroppo , come tutte le fortificazioni italiane , anche il Campolongo risentiva della scarsità di armature e rinforzi in ferro all'interno delle gettate di cemento e pur avendo murature di spessore notevole non erano in grado di resistere al potere di penetrazione dei grossi calibri austriaci .

Altra incongruenza costruttiva era la lontananza degli apparati di comunicazione dalle batterie e la scarsità di posto per la guarnigione del forte . Succedeva infatti che per rispondere al telefono il comandante Giordano dovesse abbandonare la postazione in cupola per scendere fino alla mensa che si trova sul rovescio dell'opera e che per alloggiare tutti gli uomini d'istanza al forte si era costretti a dividere le forze in 2 : una parte alloggiava nella caserma mentre i restanti dovevano spostarsi fino alla località Spiazzi dove c'erano anche le cucine . Una situazione assai pericolosa in caso di attacco dato che per riunire tutti gli uomini si sarebbe dovuto far percorrere loro un tratto di strada esposto al fuoco nemico .

Anche nel caso del Campolongo lo spionaggio austriaco si dava un gran daffare tanto che vi era un corposo dossier che veniva costantemente aggiornato sullo stato di avanzamento dei lavori . Dal 1909 gli imperiali tenevano d'occhio tutti gli interventi a carattere militare sull'altopiano e conoscevano perfettamente la dislocazione , gli armamenti ed il grado di efficienza delle opere in corso di realizzazione . Nel 1912 così si leggeva in un rapporto dello spionaggio austriaco : " Forte Campolongo . Opera a prova di bomba . I lavori sono iniziati nel luglio 1910 . L'armamento principale è di 4 pezzi d'artiglieria da 149 mm in cupola corazzata . Per la difesa ravvicinata ci sono 4 pezzi da 75 mm e 4 mitragliatrici in postazione mobile .

Nell'aprile del 1911 giunsero 4 cannoni da 149 mm e iniziarono le operazioni per installarli in batteria , ma allo stato attuale dei lavori l'opera non era difesa . L'armamento secondario non aveva un obiettivo dal quale difendersi . A quel tempo il progetto definitivo non era ancora pronto . "

Alle 4 del mattino del 25 maggio 1915 il Campolongo iniziò a sparare insieme al Corbin .

Pur con l'ausilio dei mortai da 280 mm appostati nelle vicinanze ben poco fu il danno alle fortificazioni austriache . Nel luglio del 1915 i cannoni Skoda appostati a Cost'Alta colpirono duramente il forte poi nel maggio 1916 fu quasi completamente distrutto durante l'offensiva di primavera comunemente conosciuta come Strafexpedition .

Il 22 maggio del 1916 la guarnigione italiana fu costretta ad abbandonare il forte , ormai ridotto in rovina , in mano al nemico che lo occupò fino alla fine del conflitto .

L' armamento

Il Forte di Campolongo era armato con 4 cannoni da 149 S ( Schneider ) su cupola corazzata girevole da 140 mm di spessore ed aveva un angolo di tiro che andava da - 8° a + 42° . Il cannone 149 S poteva sparare gli stessi colpi del 149 A ( montato ad esempio sul Corbin ) con una gittata di 10,6 km . Le 4 cupole corazzate erano disposte  equidistanti l'una dall'altra in linea retta e lo spessore delle murature variava tra i 2 mt e i 2,20 mt  di calcestruzzo non armato .

Oltre ai 4 cannoni vi era una batteria di 4 pezzi da 75 mm in bronzo sistemati in una piazzola all'altezza dell'ultimo tornante prima dell'accesso alla fortezza che avveniva attraverso un tunnel sbarrato da un pesante cancello di ferro . Per la difesa ravvicinata erano in dotazione anche 4 mitragliatrici che potevano essere spostate all'occorrenza nei punti strategici sul fossato di gola che proteggeva il Campolongo da eventuali attacchi della fanteria .

La guarnigione

La guarnigione del Campolongo era composta da circa 200 uomini appartenenti a vari reparti : 35° compagnia presidiaria , 17° compagnia della Milizia Mobile divisa tra i forti di Punta Corbin , Campolongo e Verena , la 43° compagnia del 4° gruppo dell'8° reggimento artiglieria da fortezza e il Comando del 4° gruppo del 9° artiglieria da fortezza .