Chiesa di San Giorgio

L'interno della chiesa di San Giorgio
L'interno della chiesa di San Giorgio

Si dice che anticamente , nel luogo in cui sorge la chiesa di San Giorgio , vi fosse una stele ed un tempio dedicato alla dea Diana . In ogni caso l'origine dell'antica chiesa risale quasi certamente alla prima metà del VIII° secolo .

Il culto di San Giorgio inizia con l'avvento dei Longobardi verso la fine del VII° secolo quando si iniziano ad erigere nelle campagne intorno alla città delle cappelle minori , estensione delle più maestose chiese cittadine . Il più antico documento che riguarda San Giorgio è il privilegio del Vescovo Rodolfo del 983 nel quale si affida la giurisdizione ai Benedettini di San Felice . Alla chiesa era unito un piccolo convento ed un ospizio per ospitare i viandanti che andavano verso sud-ovest .

Venne poi un lungo periodo di decadenza finché nel 1259 durante l'epidemia di peste , il luogo fu adattato a lazzaretto . Finite le epidemie la chiesa rimase sostanzialmente abbandonata e usata come magazzino comunale dagli inizi del 900 .

Purtroppo al giorno d'oggi rimangono ben pochi ruderi dell'antico convento e dell'ospizio , mentre la chiesa , danneggiata gravemente durante i bombardamenti della II° Guerra Mondiale , fu accuratamente restaurata nel 1949 .

L'interno della struttura richiama in molti particolari elementi di derivazione ravennate ma vi sono vistosi rimaneggiamenti del X° secolo di carattere romano , come anche la struttura esterna ricorda .

Il pavimento è moderno e le capriate del tetto sono state rifatte più basse per motivi statici . Si tratta comunque di una rara testimonianza di edilizia sacra del X° secolo a Vicenza . Da non perdere la splendida pala di Giambattista Maganza intitolata " Apparizione della Madonna a Vincenza Pasini , infierendo la peste a Vicenza , tra il 1425 e il 1428 " . La pala stava nella canonica di Cereda ma fu inizialmente realizzata per la chiesa di Ognissanti dove la Pasini era sepolta . Nella pala si vedono il vecchio lazzaretto e il sottostante Campo Marzio adibito a luogo di raccolta degli appestati con le baracche , i carri dei monatti , ed i falò dove venivano bruciati i copri e gli averi dei contagiati .