Chiesa di San Silvestro

Chiesa di San Silvestro
Chiesa di San Silvestro

Molto scarsa è la documentazione relativa alla nascita della chiesa di San Silvestro . La tradizione la vuole costruita intorno al 752 per merito si Anselmo duca di Ceneda ma i primi documenti scritti portano la data dell'803 quando vi fu un contenzioso su otto corti che l'abbazia di Nonantola possedeva nel vicentino .

Comunque sia il complesso era in origine una gancia , ovvero una organizzazione agricola alle dirette dipendenze dei potenti benedettini di Nonantola e si trovava ai piedi di Monte Berico che al tempo era una zona rurale semi disabitata .

Nel 1117 un rovinoso crollo , forse conseguenza del terremoto che colpì Vicenza in quell'anno , distrusse quasi completamente la chiesa . Prontamente ricostruita , nel 1128 l'arcivescovo di Ravenna Gualtieri con un legato pontifico consacrò l'altare maggiore . Il fatto era pure ricordato da una iscrizione ora andata perduta .

Furono eseguite diverse modifiche sia nella facciata che fu alzata ( circa 1280 ) sia all'interno verso il presbiterio .

Gli archivi storici danno notizie del legame di San Silvestro con Nonantola fino agli inizi del Quattrocento ma già nel 1420 , a causa della crisi dei Benedettini , la chiesa risultava ormai in decadenza tanto che al suo interno erano rimasti solo 4 frati e fu persino necessario chiedere l'intervento di un sacerdote esterno per la cura d'anime .

A questo punto l'intero complesso fu affidato ad abati commendatari che gestirono malamente il convento , interessati com'erano più alla riscossione delle prebende che agli interessi di San Silvestro che inevitabilmente fu vittima della decadenza e dell'abbandono .

Nel 1523 Domicilla Thiene , Febronia Trissino e Lodovica Caldogno , con abbondanti donazioni , salvarono il complesso introducendo una cospicua comunità di monache benedettine che ridiedero lustro al complesso . Si diede il via a numerosi lavori di rimaneggiamento tra il 1568 ed il Seicento quando verrà realizzato il sontuoso soffitto ( ora perduto ) a lacunari e nella zona dell'abside verrà aggiunto il coro per le monache . Queste rimarranno fino al 1797 quando gli invasori francesi le costringeranno a lasciare il convento requisito per trasformarlo in una caserma e ospedale militare pur lasciando in funzione la sola chiesa .

Nel 1809 viene venduto e demolito lo splendido campanile barocco , come ce lo mostra nel 1780 nella sua Veduta panoramica di Vicenza Cristoforo dall'Acqua , nella tipica versione barocca .

Nel 1810 tutto il complesso viene requisito dallo stato che lo trasforma definitivamente in caserma condannandolo al definitivo degrado . All'annessione al regno d'Italia la caserma assunse il nome di Caserma Generale Durando e destinata alle truppe alpine , qui infatti stanziava il Battaglione Vicenza che fu distrutto nella ritirata di Russia .

Nel 1938 il soffitto seicentesco fu abbattuto e pure gli altari vennero demoliti per le esigenze dei militari . Anche i dipinti , che secondo le testimonianze erano dovuti ai Maganza , a Franceso Maffei , Giuseppe Scolari , Francesco Belvegi , Giulio Carpioni e Caterina Tarabotta andarono irrimediabilmente perduti . Come se non bastasse nel 1944 il monastero fu colpito dai bombardamenti alleati che sventrarono il tetto e danneggiarono le strutture .

Nel 1951 , fortunatamente , iniziarono i lavori di risanamento che rimisero in piedi buona parte delle strutture . Altri e più corposi lavori furono eseguiti dalla Soprintendenza ai beni architettonici ed ambientali di Verona che riportò agli antichi splendori l'intero complesso .

Oggi la chiesa è adibita ad area espositiva e il chiostro del convento a residenza universitaria ma tutto conserva il fascino dell'antica chiesa del 1200 .